Intraprendere un viaggio in questi splendidi luoghi segreti, meandri enormi intervallati da solchi profondissimi alla scoperta del mio essere.



martedì 27 dicembre 2016

Un solco al cuore

Una lacrima contiene un emozione,
scivola e si sfaccetta,
l'inquietudine e la paura,
la perdita e il dolore,
il pensiero di questo eterno amore bagna il volto,
la traccia delinea un solco profondo fino al tronco.
Una sofferenza si allaga in fondo al cuore.
La fine.
Il dolore preme,
subito in circolo,
sto male,
vorrei morire per liberare il mio cuore. Vorrei provare a non pensare,
a non sapere.

(Sara Franco)

Manca un battito

Delusa da tempo
l'anima sola si ripiega.
La fiducia svanita
tramonta con l'attimo inquiete.
Tutto tace,
un istante tenebroso
si affaccia
sul cuor solo,
un pianto continuo.
La pioggia di lacrime ferisce l'interiore. Sconforto trema assiduo,
la triste solitudine di un battito finito.

(Sara Franco)

Ghiaccio sul petto

Inverno
gelido ti sei posato sul mio petto.
Il mio cuore isolato,
ipotermia della mia anima.
Un battito lento,
indeciso,
frustrato dal malessere.
Una senzazione incompresa,
un emozione sospesa,
profonde spaccature in un ghiacciaio, profonde alterazioni della superfice, metamorfosi d'amore,
la morfologia del mio essere.

(Sara Franco)

lunedì 26 dicembre 2016

Giudicare e non sapere

Osservano,
parlano,
sparlano,
giudicano le tue reazioni quasi assurde ma non conoscono le tue sofferenze.
Ti definiscono pazza.
Sarebbe bello almeno una persona non soffrirebbe,
farebbe le cose senza senso senza stare male.
Non hanno mai visto il tuo corpo segnato, non conoscono i disegni sulla tua pelle, non conoscono i colori che marcano.
Il collo le costole la schiena che fanno male,
fanno fatica a reggersi,
le gambe che tremano, la paura ormai innescata dentro.
Segni visibili o invisibili sono le cicatrici dell'anima triste.
Nessuno osserva questo,
si limitano all'apparenza,
nessuno conosce gli incubi del mio cuore. Nessuno sa e mi fa piacere che giudicate senza sapere.
Perché a me non piace raccontarre il dolore,
non mi piace mostrare per dimostrare,
le verità le teniamo dentro fanno compagnia ai dolori,
li stringono.

22-12-16
(Sara Franco)

venerdì 23 dicembre 2016

Lettera a Babbo Natale 2016

Caro Babbo Natale, Il tempo passa, si cresce, si matura, si diventa adulti ma il desiderio di scriverti non tramonta mai. Quest'anno è difficile prendere una penna ed esternare il regalo desiderato. In questa società che va sempre più a rotoli, dove le tradizioni finiscono per essere travolte dal materialismo, non c'è più spazio per i valori, non c'è un angolo per i veri sentimenti. Tutto sta scomparendo, tutto sbiadito, tutto si trasforma in cenere. Tutto si consuma avanti ad un camino tra brindisi e banchetti. Sarebbe bello ritornare indietro nel tempo, dove l'unione compensava la miseria, diventare bambini, essere anime innocenti e potersi concentrare ad alimentare lo spirito natalizio. Credere ancora in te, ai tuoi regali, come quei miracoli che accadono nei film. Sarebbe bello aspettare la mezzanotte, festeggiare la nascita del bambino Gesù, provare ancora quel brivido addosso pensandolo! Assaporare l'essenza natalizia, di un valore vero, di una tradizione tramandata con amore. E poi...attendere te con la tua magica slitta, il tuo sacrificio per portarci un dono vero. Attenderlo con ansia come si faceva una volta, col desiderio, perché quel regalo che capitava una volta all'anno, era davvero speciale. Oggi i regali sono diventati insignificanti, non c'è più la sensazione dell'attesa, non esiste più la sorpresa inaspettata. Tutto scontato. Io interrogo il mio essere in questo arco di tempo e cerco il mio regalo, il mio unico desiderio nascosto da anni, l'unica certezza che mi permetterebbe di vivere diversamente, di vivere liberamente. Tutti i regali hanno un prezzo, il regalo che io desidero ha un valore, un valore per la mia anima. Un valore inestimabile che va al di la del materialismo, che si sofferma sui sentimenti, sui valori veri, sull'unione familiare. Un regalo che si trasforma in essenza, in unione, in amore, in emozioni, sentimenti. Una magia travolgente per l'anima. CARO BABBO NATALE Desidero un abbraccio che ti avvolge eternamente, una mano che ti stringe e ti segue nel tuo cammino. Un cuore che pulsa d'amore. Desidero la fiducia ormai tradita. Avere quella certezza che ormai manca da tempo o forse non c'è mai stata. La verità a questo tortuoso inganno. Una risposta che cambierà la realtà, che finalmente mi farà spiegare le ali per volare. O mi farà cedere ancora di più il cuore. Ho bisogno di sapere, di liberare l'amore imprigionato, incatenato dentro di me. Di poter essere libera di donare un bacio, una carezza, un abbraccio, di stringere l'amore e fonderlo nel mio corpo. Di consumare l'unione tra essenza passione e amore in questo arco di tempo. Cancellare il dolore e tirare quella spina che preme nel mio cuore. Vorrei far capire ad una persona che non merito di essere trattata in questo modo perché la mia personalità è sacra...

domenica 18 dicembre 2016

Lettura dell'anima

Un orizzonte lontano e freddo incornicia questo turbamento.
Un brivido,
un tuffo al cuore.
Una lacrima perduta in questo mare immenso.
Fa caldo e dentro gelo.
Un dolore fitto al cuore.
L'amore perduto nel tempo incompreso e tradito.
Dov'è quella carezza che ti sfiora e ti lascia il brivido del vento?
Dov'è l'essenza e il sapore di un bacio rubato al tempo?
Dov'è l'amore,
passione del sentimento!
Dov'è ?
Un velo nero,
un ombra scura,
solo ceneri sparse rivestono un cuore spento e lento.

Piccolo mio

Le tue lacrime,
le tue urla tremende.
Il tuo umore triste.
Sei piccolo e già devi soffrire.
Ti guardo,
ti abbraccio ,
ti stringo forte,
ti riempio di baci..
Sono impotente dinanzi al non sapere. Non so perché stai male.
Non riesco a capire perché devi stare così, Vorrei aiutarti ma non posso.
Mi impegno,
il mio aiuto solo attraverso la fede.
Non ho alternative.
In questa desolazione non mi resta che pregare pregare e pregare mentre i medici studiano sul da fare.

(Sara Franco)

Luca-luglio 2016

Il tempo non mi basta

Giorni in piena assenza di te,
giorni senza amore,
senza carezze,
senza baci,
senza abbracci.
Giorni freddi e grigi.
La stagione invernale si è impossessata di me.
Mi gelo,
cerco calore e non lo trovo,
tutto freddo.
Il tempo passa e non mi basta,
vorrei trascorrerlo con la libertà dei sentimenti ma tutti stalattiti e stalagniti...
Questo tempo infinito non può bastare per un infinito senza amore.

(Sara Franco)

Il crollo

In un attimo il crollo,
nemmeno un secondo per pensare,
già bisogna ricordare.
Tutto diventa un ricordo.
Un ricordo triste e sofferente per chi può ancora raccontare.

Ecco,
come un terremoto tutto si sgretola, tutto cede in un attimo nemmeno il tempo di pensare al perché,
alla causa,
tutto polvere e macerie.
Tanta sofferenza e dolore,
tanto panico e paura...
la solitudine eterna.

Ecco.
Un cuore infranto.
Un cuore che continua a chiedersi il perché,
un cuore che continua a lottare per amare, per amore!
Un cuore solo.
Il suo battito deluso.
Sotto le macerie,
pesanti pietre che fanno solo sanguinare. Un flashback,
un tuffo e poi ritorno.
Sono sola?
Implorarti di un eterna vita insieme quando quell'attimo può cancellare anche noi e i ricordi.
Nulla poi potrà farci ricordare,
rivivere,
riassaporare se saremo brandelli di muro e macerie.

(Sara Franco)

Sola

Ho chiesto aiuto
mi è stato rifiutato.
Ho teso la mano
nessuno me l'ha stretta.
Ho ceduto il mio cuore sofferente,
nessuno ha voluto prendersene cura.
Ho cercato un abbraccio,
solo manichini.
Ho provato a chiedere in questa solitudine.

(Sara Franco)

lunedì 12 dicembre 2016

Madre celeste

Solo lei conosce il peso delle mie lacrime la lacerazione del mio cuore,
Il dolore posatosi sulla mia anima.
Il malessere che mi avvolge.
In lei cerco la forza,
un punto di riferimento,
un aiuto per continuare a vivere.
A lei rivolgo le mie preghiere,
cerco di spiegare le mie ombre.
Da lei vorrei farmi togliere queste spine che premono nel mio cuore e lo fanno sanguinare.
A lei chiedo dal profondo del cuore un aiuto per la mia sofferenza.
Dovrei ritenermi fortunata perché sono sana.
Ma un amore che distrugge le ali è una malattia incurabile in questo arco di tempo.
Non esiste una pillola,
non esiste una guarigione momentanea. Devo solo affidarmi a lei e sentire scorrere il tempo.
Lei potrà salvarmi.

(Sara Franco)

venerdì 2 dicembre 2016

La luce dell'anima risplende

Due occhi dolci,
l'espressione del suo essere.
Un sorriso stampato.
L'allegria variopinta sul suo viso,
lui il frutto del vero amore,
del legame,
dell'unione del cuore.
Il desiderio quasi irraggiungibile,
il sogno lontano e avverato.
Lui desiderato da sempre.
La gioia del mio cuore,
l'unica luce che risplende nella mia anima sofferete.

(Sara Franco)

domenica 13 novembre 2016

Donami una tua ala

Vorrei spogliarmi da questo disagio,
da questa scura veste che mi ricopre,
stretta pesante, sofferente.
strappare ogni turbamento,
le avversità del tempo,
sono diversa ma possiamo essere uguali.
Se mi aiuti posso apprendere,
con me ci vuole pazienza,
amore,
tollerabilità.
Se mi tieni per mano possiamo andare in alto,
io voglio volare,
mi basta anche sognare
per liberarmi di questo assurdo male.
non voglio restare in basso a questa società strana che non mi accetta,
la tua volontà sarà la mia forza,
mi aiuterà ad esserci con gioia
insieme possiamo cercare la miglioria alla mia malattia.
non posso camminare, ma posso respirare,
posso amare e posso sognare.
non vedo, ma sento e ho un senso,
posso abbracciarti e rallegrarmi non abbandonarmi .
non parlo,
posso esprimermi diversamente e spiegarti,
posso e tu devi aiutarmi a ritrovare la forza
per non stare male.
Non voglio essere inferiore,
voglio reagire,
puoi curare la mia malattia, puoi cercare le cure,
puoi aiutare la mia famiglia,
puoi unirmi e non farmi sentire il peso della diversità.
uno stimolo alla capacità,
donami una tua ala.

(Sara Franco)

giovedì 10 novembre 2016

Anima spenta

Respiri corti e affanni profondi tra le mura solitarie e fredde,
sensazioni si annientano,
sentimenti vorrebbero congiungersi e riscaldare il cuor gelido da tempo.
Un corpo angosciato,
adagiato sul letto,
cerca un riparo al suo petto.
Una coperta, un cuscino, un calore vicino.
Infreddolito nella sua anima spenta.

(Sara Franco)

Lacrime di donna

La fragilità di una lacrima silenziosa nell'inquietudine di una lunga notte,
il sottofondo nostalgico della pioggia si riversa sul suo petto.
La tristezza scalfisce il cielo in irruenti fulmini.
Il tremore delle violace labbra,
il pallore colora il suo viso,
occhi malinconici quasi smarriti,
un corpo estenuato si contrae ai brividi.
Un cuore stanco di battere,
lento nel suo essere dolente,
sussultorio di un battito latente.
Un affanno e un respiro profondo,
un pensiero e un tuono violento.
Sensazioni di lacrime impresse nel tempo.

(Sara Franco)

mercoledì 9 novembre 2016

L'epoca del raggiro

Clipeo sul cuor solo,

dolente e intetto,

agghiacciante palpitazione logora violenta.

Usbergo alla sensibilità,

affanno e sgomento.

Sentimento sovente

blindato nel tempo,

privato dall'affetto

disgiunto dall'inganno.

L'epoca del raggiro 

dell'istante sconfitto.

(Sara Franco)




L'ancora da salpare

Spalancasti la porta fortemente,

senza avvertire,

senza bussare.

Fu un vento silenzioso,

Sentimenti circolarono,

un tracciato d’amore.

Emozioni si innescarono quella notte.

Un fuoco arse,

effluvio di una fresca essenza.

Si accese la passione di un battito melodico,

un cuore scottante dal nobile calore.

Opposti si attrassero.

Fu l’armonia più bella.

Fu l’espressione delle galassie,

inspirare ed espirare magicamente,

fu la creazione della vita,

la luce dell’universo.

Ora distanze cosmiche ci spogliano dai sentimenti,

separano la fusione di due corpi,

spengono la passione,

color cenere l’amore,

si allontanano due anime.

Non arriva la luce.

Di quei baci un rumore lontano,

un ricordo del sapore.

La sensibilità delle carezze

prigioniera del mutamento del tempo.

Il tuo assurdo cambiamento.

Il malessere di un battito lento.

Ora sto lottando.

ammalata e ferita da una fiducia tradita,

da una speranza svanita.

La delusione e l’inganno,

la lacerazione di un taglio,

la tragedia del desiderio.

Una promessa dimenticata,

un presente avvilente,

una caduta nello sconforto.

La perdita dell’incanto della vita,

un sogno ostacolato.

La proiezione del passato nel futuro.

Un ancora da salpare in questo tormentoso mare,

una rinuncia sul fondale.


(Sara Franco)